Maria e le coperte della cura

da “Viaggio in periferia San Polo si racconta” a cura di Lucia Marchitto

Quando, due giorni fa, suo marito, al termine della nostra chiacchierata, me l’ha presentata, Maria, elegantemente vestita di verde, si è proposta per raccontare la sua storia, non in quel momento perché c’era una festa di compleanno e l’attendevano per spegnere le candeline. Oggi è impegnata con la tombola, ma appena mi vede, fa le consegne, e viene sorridendo sotto il portico.
Ha una voce calda e un eloquio fluente, di persona colta. Nata in Calabria da genitori Irpini si trasferì a soli tre anni in Umbria, poi a Todi da qui a Pesaro e infine a Roma dove frequentò il magistrale e l’Università. Da tutti questi spostamenti Maria ha raccolto esperienze, usi e costumi dei luoghi, conosciuto persone diverse e ne ha fatto tesoro di vita.

A Brescia ci sono arrivata per amore!
Lo dice illuminandosi tutta.
Arrivata nel 1974 abitò prima a Chiesanuova, faceva l’insegnante e tra il lavoro e la famiglia c’era poco tempo per le relazioni con i vicini anche perché in quel quartiere trovò poca comunicativa, poi si trasferì a San Polo, in via del Verrocchio, dove da subito si stabilì un rapporto diverso con le persone, trovandole più aperte, lavorava ancora e i suoi figli frequentavano le scuole medie. Ora ha tre nipoti: due ragazzi, uno di diciassette anni e l’altro di dodici e una nipotina di sedici anni.

Sono una nonna vecchia. Poi se i miei figli mi telefonano e mi dicono che i ragazzi vengono a cena preparo la pappa ai miei bambini! –
Dopo aver smesso di insegnare andava a fare ginnastica alla torre Cimabue dove conobbe Silvana.

La Silvana mi disse: “Maria vieni alla cascina, vieni alla cascina!” e Maria è venuta alla cascina! E ho trascinato dietro anche il marito. Ho cominciato a giocare e, col carattere che ho io, ho socializzato abbastanza facilmente con le signore, poi ho preso l’incarico della tombola che gestisco, poi si gioca a carte, poi la merenda, alla ricerca volta per volta dei regali per la tombola, quindi, sono sempre in movimento e sono molto soddisfatta!
Non solo fa la volontaria in cascina ma anche alla Croce Blu di Buffalora, quando era più giovane andava sulle ambulanze ora sta in segreteria, risponde al telefono e inserisce i dati nel computer. Il martedì, il mercoledì e il venerdì mattina va alla Croce Blu e il pomeriggio viene in cascina.

Nella mia vita ho acquistato serenità, sono contenta di quello che ho ottenuto sia del lavoro sia di tutto, sono serena e tranquilla. Sinceramente non cambierei il mio quartiere, mi trovo bene. Ci sono i giardini per i bambini, poi ci sono i negozi, insomma c’è tutto. –
Nei giorni liberi, insieme al marito, va a comprare i regali per la tombola o per i compleanni scegliendo con cura qualcosa che i destinatari vorrebbero avere.

Oggi per la tombola ho preso dei plaid: uno rosa, uno blu e uno bianco pensando alle persone che in settembre andranno in montagna, ho pensato a una signora e infatti uno dei plaid lo ha vinto proprio lei, l’altro lo ha vinto la signora che oggi compie gli anni e quando lo ha visto ha detto “Questo rosa lo voglio io!” e lo ha vinto proprio lei. Sono soddisfatta. –
Ora deve tornare a seguire la tombola, mi saluta, e mi dice che ci sono due sue amiche che vogliono fare anche loro l’intervista. La vedo allontanarsi felice e soddisfatta.
Penso alla cura nella scelta dei regali a quelle coperte che non solo scaldano il corpo, ma anche l’anima di chi le riceve.

Cascina Riscatto, 30 giugno 2023

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *