Prefazione al libretto


“Viaggio in periferia San Polo si racconta” a cura di Lucia Marchitto

Il bel lavoro di Lucia Marchitto merita un forte grazie per la passione che emerge da ogni riga di questo testo. Per me è stata una splendida sorpresa perché non conoscevo Lucia prima di incontrarla in occasione del progetto “Es(t)ploratori di Cu(ltu)ra. Il possibile è presente”, realizzato in occasione di Bergamo-Brescia Città della Cultura 2023, di cui è Capofila l’associazione Amici della Cascina Riscatto ODV.

A pieno titolo questo contributo si inserisce fra i “tesori nascosti”, uno dei filoni tematici che insieme a “la cultura come cura” caratterizzano il progetto; e “tesori nascosti”, in realtà ora “svelati”, sono anche le persone le cui intense storie sono qui rappresentate: mi permetto di ringraziarle una ad una.

Quanta umanità in ognuna di queste storie che rimandano, diciamocelo senza timore, alla ricchezza e dignità presente in ogni persona, in tutte le persone. Serve mettersi in ascolto reciproco, esercitando quella attenzione che è una virtù sempre più rara.

Grazie Lucia, se volevi ridestare la “meraviglia”, ci sei riuscita pienamente.

In più testimonianze è stata evocata la necessità di incontrarsi, parlarsi, ascoltarsi e il desiderio di avere luoghi (piazze) in cui poterlo fare. L’esperienza del Covid ci ha fatto toccare con mano, spesso in modo drammatico, quanto siamo legati l’un l’altro e quanto siamo fragili.

Colgo come molto positivi anche gli stimoli, garbatamente “critici”, nei confronti del Centro Aperto Cascina Riscatto sono inviti a migliorare e a dare continuità alle iniziative messe in atto. Come non essere d’accordo.

L’anno della cultura ha visto la nostra associazione Amici della Cascina Riscatto Organizzazione di Volontariato fare uno sforzo notevole, chiamando a raccolta ben otto realtà del territorio come partner e tante collaborazioni per offrire oltre 25 occasioni di incontro sia nella cascina che sul territorio di S.Polo. Ringrazio qui tutti, anche i Comitati di Quartiere di tutta la Zona Est e la Biblioteca di S.Polo.

Si poteva pubblicizzare di più, certo, si potevano fare e si potranno fare tante cose, come no. Teniamo presente che le idee camminano sulle gambe delle persone.

Le attività di gioco alle carte, le tombole, le feste di compleanno ecc. sono momenti di incontro e condivisione che aiutano tanti a uscire dalla solitudine. Non sono da demonizzare.

È vero! Oggi “non esistono più gli anziani di una volta”: sono mediamente più istruiti, spesso in buona salute, dinamici, pieni di interessi e di “impegni”; per questi i Centri Aperti Anziani non rappresentano un’attrattiva, a meno che…

È in atto da tempo una riflessione sulla natura dei Centri Aperti che da “per anziani” potrebbero diventare “per tutte le età” : ad esempio proprio quelli di Bergamo, con i quali ci stiamo confrontando in questo periodo, sono già avviati su questa strada.

Allora si può immaginare un centro con attività culturali, ricreative, educative e tanto altro. Non lo si può fare da soli.

È desiderio sicuro della nostra associazione camminare su un percorso di novità, senza trascurare quello che c’è.

Bisogna però essere molto chiari. Prima di tutto dobbiamo premettere che non siamo né unici né indispensabili, sicuramente siamo in pochi: anche solo per gestire quel poco o tanto che c’è, ci vuole impegno di tempo e senso del servizio. Ringrazio i volontari della mia associazione perché, con quello che possono, fanno già tanto: senza di loro non avremmo fatto quello che comunque, quest’anno in particolare, ha trovato riscontro e favore della gente. Ognuno ha un ruolo prezioso, fosse anche solo quello di pulire le sedie e metterle in ordine. Grazie a Silvana Battagliola nostra Presidente.

Servono persone con idee ed energie, concrete, con voglia di partecipare e assumersi responsabilità, esercitando la sempre più invocata cittadinanza attiva.

E l’associazione è lo strumento giusto per questo esercizio. Per chi non lo avesse capito è una richiesta di partecipare, senza alibi.

Grazie di nuovo a tutte le persone che in modi molto diversi ci saranno vicini anche con lo stimolo.

Gian Paolo Mantovani

Coordinatore del Progetto

Dall’alto del dinosauro ti sporgevi, in mezzo al fango apparvero le case disegnate con un unico lampione a illuminare la via, e poi tavolate e tavolate di allegria e canto. Il convivio dall’alto suscitò la meraviglia:

“Tienila stretta dentro al petto, domani potrebbe servirti.”

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